Seleziona una pagina

Palazzo Genovese si trova nel cuore del Centro storico di Salerno e costituisce la cortina meridionale della piazza di Piazza Sedile del Campo, meglio conosciuta come Largo Campo, sul quale è collocata la facciata principale.

Sull’area, in precedenza, era collocato il Palazzo di un ramo della famiglia Pinto, lasciato in eredità dall’ultimo discendente, Fabrizio al convento dei Padri Teresiani. L’intera zona, denominata i Cicari, fu acquisita nel 1744 da Matteo Genovese, barone di Montecorvino, che da definitivamente il nome al Palazzo.

Il palazzo presenta una pianta rettangolare ed un cortile interno. Sul portale d’ingresso, bugnato in pietra calcarea, è posto lo stemma della famiglia Genovese.

Palazzo Genovese è un’architettura giovanile del napoletano Mario Gioffredo, allievo di Ferdinando Sanfelice, uno dei progettisti più influenti della seconda metà del Settecento. Palazzo Genovesi presenta delle affinità evidenti e dichiarate con i più bei palazzi della scuola napoletana, in particolare con i due iconici edifici di Rione Sanità: Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice.

La progettazione del palazzo risente anche dell’influenza della scoperta dei templi di Paestum, che costituiscono una mitigazione al più esplicito barocco napoletano, con un’influenza più misurata e dichiaratamente neoclassica.

Particolarmente rilevanti sono le scale del Palazzo Genovese, l’elemento di comunanza più evidente con Palazzo Sanfelice, piuttosto bizzarre per l’epoca, ma ancora oggi di grande suggestione perché quasi una delle architetture impossibili di Esher.

Si tratta delle famose scale “ad ali di falco”, oblique ed asimmetriche, con una doppia rampa. Le scale di questi palazzi sono una vera e propria scenografia teatrale che sostiene l’intreccio della quotidiana vita dell’ambiente circostante. Non è un caso, infatti, che i palazzi sanfeliciani, tanto a Napoli che a Salerno, siano diventati il set naturale di moltissimi film e sceneggiati.

Il portale di Palazzo Genovese, invece, è un tipico esempio delle invenzioni solimenesche con il timpano spezzato, ma soprattutto molto più essenziale nel decorativismo di finestre e balconi, che si distacca dall’ideale sanfeliciano, creando un particolare gioco di contrasti tra l’interno e l’esterno.

Palazzo Genovese è una delle architetture più belle e affascinanti della città di Salerno.

Fino agli anni Ottanta, Palazzo Genovese ospitava una Scuola Elementare; dopo il terremoto è stato quindi adibito a Palazzo per mostre, convegni e festival, che abitano e popolano gli ambienti al piano terra e il suggestivo cortile. Un’ala dell’edificio è oggi affidata all’Università degli Studi di Salerno.