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L’Arco Catalano è un grande arco databile al XV secolo, situato nel cuore pulsante del centro di Salerno, in via Mercanti, alle spalle di negozio di abbigliamento, tra la pasticceria Pantaleone e l’ufficio informazioni dell’Azienda ospedaliera, che vanno a chiudersi in un’antica corte su cui l’arco si affaccia. La via dei Mercanti era detta “Drapperia”; oggi come allora, infatti, la strada è nota per i suoi negozi di abbigliamento, che all’epoca erano costituiti principalmente da locali adibiti alla vendita di stoffe pregiate.

 

fonte foto: Wikipedia

L’Arco Catalano è una struttura in pietra di finissima lavorazione, che ha pochi eguali nel salernitano e, in generale, in tutto il Sud Italia. L’Arco, tipico dell’architettura angioino-durazzesca, fu realizzato da artisti spagnoli provenienti da Maiorca, a testimonianza dell’intenso scambio tra culture che si ebbe durante il regno di Alfonso di Aragona.

L’Arco Catalano fu rinvenuto all’interno di Palazzo Pinto, sede della Pinacoteca Provinciale e simbolo di una delle famiglie più potenti ed influenti ai tempi dei Principi Sanseverino, bombardato durante la Seconda guerra mondiale, a seguito dei lavori di ristrutturazione.

L’Arco Catalano, a piano terra di questo prestigioso Palazzo, racchiuso quindi in una corte di rara intimità e bellezza, rappresenta l’emblema dell’architettura palaziale salernitana, nonché l’espressione del gusto rinascimentale tipico del Meridione e, anzi, propriamente campano.

Lo splendido arco è “ribassato” ed è in piperno, contornato da due capitelli finemente decorati con motivi floreali tendenti a virtuosismi estremi, tipici del gusto e dell’artigianato delle maestranze provenienti dal levante iberico e dalle dimore signorili di Castiglia e di Catalogna, come l’architetto e scultore Matteo Forcimanya, l’architetto Guglielmo Sagrera e lo scultore Pere Johan.

Gli elementi architettonici dell’Arco esprimono bene la contaminazione esistente all’epoca tra gli elementi tipicamente spagnoli e quelli tipicamente locali, alternando elementi classicheggianti ad elementi medioevali, fino a decorazioni dalle trame molto spinte e intricate, quasi arabeggianti.

La corte dell’Arco Catalano, date le sue caratteristiche di pianta, logistica ed acustica, è diventata negli anni il luogo privilegiato delle principali attività culturali della città, una quinta naturale per mostre, esposizioni, reading e concerti.